Ormai lo sappiamo: un robot collaborativo mobile è un alleato davvero prezioso per qualsiasi attività industriale.
L’emergenza legata alla diffusione del Covid19 ha fatto emergere un’altra esigenza che questi robot sono perfettamente in grado di soddisfare: la sanificazione degli ambienti di lavoro.
Oggi, infatti, è ancora più importante avere luoghi di lavoro sempre puliti e igienizzati garantendo la sicurezza dei lavoratori e, al contempo, la continuità delle attività.
Molte aziende hanno deciso di affidare l’attività di sanificazione ad un robot collaborativo mobile. Questo, infatti, è in grado, in totale autonomia, di igienizzare tutti gli ambienti senza bisogno che qualcuno lo guidi o ne controlli l’operato.
I robot collaborativi mobile possono essere attrezzati con sistemi di sanificazione che sfruttano diversi metodi igienizzanti come i raggi ultravioletti o gas disinfettanti. Una volta attrezzato, si può stabilire che il robot, ogni sera, si muova autonomamente nei vari ambienti aziendali, li sanifichi e, una volta terminato il proprio compito, torni nella propria “cuccia”, ovvero la stazione di ricarica.
In tal modo, si ottengono luoghi di lavoro sempre puliti e disinfettati, senza intralciare le attività delle persone che ci lavorano. Inoltre, il robot può fornire un resoconto dell’attività svolta, attraverso cui è possibile identificare eventuali zone non sanificate (ad esempio perché occupate da un pallet o da un macchinario pesante che ha impedito il passaggio del robot).
Naturalmente, questa è solo una delle possibili applicazioni di un alleato versatile come un robot collaborativo mobile. Se di sera, esso può essere utilizzato per la sanificazione, durante il giorno può svolgere preziose attività di efficientamento. Tra queste c’è sicuramente l’identificazione automatica di prodotti, anche interi pallet che il robot circumnaviga in un attimo per identificarne l’intero contenuto. Non solo, il robot collaborativo mobile può svolgere attività di e-kanban, trasportare oggetti più o meno pesanti (ha una capacità di carico di 250 kg) da una zona produttiva all’altra o fungere da spola intralogistica.
Utilizzato in combinazione con un varco RFID, inoltre, può effettuare inventari automatici in un batter d’occhio, con le antenne del varco che rilevano in un solo passaggio i prodotti trasportati dal robot e la direzione del movimento (ad esempio in entrata o in uscita da un magazzino o da un’area di approvvigionamento alla produzione).
Queste e tante altre mansioni possono essere svolte in autonomia da uno o più robot, andando ad alleggerire il carico di lavoro delle persone e consentendo loro di dedicarsi alle attività che richiedono un maggior livello di ragionamento.
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