L’automazione per la musica

La nostalgia del Walkman e delle sue musicassette riporta a chiudere gli occhi, oscillare il capo qua e là aspettando che il treno giunga a destinazione, meta Riviera Romagnola.
E mentre negli anni 80 ancora qualche nonno rimpiangeva il grammofono, i nipoti si scatenavano nelle discoteche grazie all’eccellenza della Disco Music.
I genitori invece si rilassavano all’aperto grazie a Raul Casadei che con la sua tradizione del ballo liscio faceva cantare, ballare e innamorare.
L’incedere dell’estate era scandita a ritmi di clarinetto, sassofono, voce, chitarra, batteria, fisarmonica e basso elettrico.
L’amplificazione elettrica di quest’ultimo è qualcosa che risale a tempo prima, precisamente al 1935 e solo pochi anni dopo qualcuno ha iniziato a parlare di software cambiando la vita dei suoi eredi.
I software audio digitali hanno trasformato il modo di intendere la musica consentendo di programmare variazioni su parametri predefiniti, volume, pan, quantità, segnali e altro.
Oggi è possibile “disegnare” la musica; in questo scenario, superati walkman, lettori cd e mp3 siamo arrivati all’arte liquida da ascoltare in streaming.
L’automazione è applicabile su quasi tutto; casse bluetooth e acustiche per sentire meglio e dormire peggio.
A Cattolica già da qualche anno i residenti della piazza centrale faticano a prendere sonno ma probabilmente ne vale la pena.
Costoro possono assistere allo spettacolo delle fontane danzanti con sottofondo di giochi d’acqua.
Un mix di musica, suoni, luci e colori utili a strappare qualche sogno, seppur a occhi aperti.
Nel 2022, con una scelta musicale infinita, resta intatta la libertà di scelta.
Ognuno la sua melodia, il suo luogo, il suo tempo, il suo strumento.
BUONE VACANZE.