Non solo Automation

La musica parla di automazione

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Sono i piccoli che con la loro inventiva stimolano la fantasia degli adulti che a loro volta creano storie destinate a restare nella memoria.

Un circuito di pensiero simile a quello di Ufo Robot che tra la metà e la fine degli anni settanta, grazie alle sue mille valvole, brilla tra le stelle preoccupato per il popolo della terra.

Si tratta di un combattente senza tempo, un miracolo di elettronica che respira dell’aria cosmica, ma un cuore umano ha.

Se schiaccia un pulsante magico e diventa un ipergalattico, lo fa per difendere l’umanità.

Sorte simile tocca al “cugino” e praticamente coscritto Jeeg, il quale combatte contro l’antico popolo Yamatai che vuole conquistare il mondo spodestando l’uomo moderno.

A incoraggiare questi eroi cantano persone e cibernetici, si sentono voci bianche e stridi metallici.

Tocca all’uomo interrompere il suono per provare a salvarsi o è meglio lasciar fare questo tentativo alla sua creazione?

Quando al festival di Sanremo del 1980 si presentò tal David Kirk Traylor e cantò fuori concorso la canzone R.O.B.O.T, qualcuno già lo conosceva come ZED, androide gentile tanto gradito ai bambini.

L’anno seguente il romantico Alberto Camerini canta in terza persona la storia di un Arlecchinorobot tuttofare e innamorato.

Pian piano le persone iniziano a conoscere il linguaggio e i sentimenti degli automi nelle varie versioni.

Avviene un naturale adeguamento ai tempi dell’artificiale e Umberto Tozzi nel 1991, intimorito dal futuro, preconizza i tempi.

Le sue “famiglie di operai licenziate dai robot” iniziano a prendere dimestichezza con le nuove tecnologie.

Nel 2004 la Indi Rock band proveniente da Brooklin e costituta da Lola Ray propone il testo “Automatic girl” che narra “un amore automatico per una ragazza automatica”.

Negli anni successivi l’uomo si abitua sempre di più a convivere con pronipoti automatici e inizia ad adeguare la musica al gusto di entrambi; la richiesta è così ampia che diventa necessario comporre all’unisono.

La qualità di molti valori della vita è cambiata, meno fatica nel “non amare” e nel “non lavorare”.

Questa una versione possibile, conviene farne melodia?

Risposte previste tramite piattaforma automatica.

Cantano in coro uomini e robot.

Sigla finale, grazie.