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Come noto ai più, una best practices per la gestione della produzione, riconosciuta a livello mondiale, è riconducibile al modello “lean production”. Il modello “lean” si appoggia su 3 principi operativi, che rappresentano di fatto anche l’essenza della produzione “just in time”.
Uno di questi principi è il Pull System, che tradotto letteralmente significa ‘sistema tirato’. Per comprendere a fondo cosa sia e come funzioni il sistema di produzione ‘tirato’ occorre però fare un passo indietro, parlando contestualmente anche del sistema produttivo che, ideologicamente, si contrappone al Pull System, ovvero il Push System – o sistema di produzione ‘spinto’.
Il funzionamento di un sistema di produzione “spinto”
Nel sistema di produzione basato sul principio del Push System, la catena produttiva viene ‘spinta’ da una fase all’altra del processo. Ma cosa, concretamente, spinge la produzione?
Per capire davvero come funziona il sistema Push, dobbiamo analizzare attentamente il flusso di produzione a partire dal suo avvio: nella produzione ‘spinta’, infatti, la merce viene prodotta in anticipo, in relazione alle previsioni di vendita; l’azienda produttiva realizza la quantità di prodotto che si stima sarà assorbita dal mercato. Nel caso in cui la domanda sia inferiore all’offerta, il surplus di merce viene trasformato in sovrapproduzione, che dovrà dunque essere depositata in magazzino nell’attesa di essere poi trasferita presso il punto vendita in un secondo momento (oppure ricollocata diversamente).
Il funzionamento di un sistema di produzione “tirato”
Il Pull System adotta una logica produttiva diametralmente opposta: in questo caso, infatti, la produzione non viene spinta verso il mercato, ma ‘tirata’, sulla base degli effettivi bisogni del cliente. In questo sistema, il produttore conosce in anticipo la quantità di merce che dovrà essere prodotta poiché la produzione si avvia solo nel momento in cui ce ne sia realmente bisogno. Nel Pull System, in pratica, ogni fase del processo produttivo risulta essere fornitore di quella successiva e cliente di quella che la precede. In un processo così concepito, nella fase fornitrice viene prodotto solo ciò che è già stato consumato; in quella cliente viene consumato solo ciò che serve.
L’azione di prelievo della merce da parte del cliente avviene tramite un magazzino inter-operazionale chiamato supermarket. Per regolare i flussi di produzione/prelievo si utilizza un’etichetta, una sorta di cartellino che fa da segnale (Kanban in giapponese) al cliente o al fornitore, indicando che un prodotto può essere prelevato o deve essere nuovamente realizzato.
Nel sistema Pull, il materiale (che a seconda della fase produttiva e dalla tipologia di prodotto può trattarsi di una materia prima, di un semilavorato o di un bene pronto all’uso) viene tirato a valle in relazione agli ordini del cliente. In pratica, il materiale viene rifornito poiché a valle è stato registrato un effettivo consumo dello stesso e, di conseguenza, si rende necessario produrne di nuovo.
I vantaggi del Pull System
Il Pull System, come a questo punto sarà evidente, si dimostra più efficace del Push System dal punto di vista dell’ottimizzazione di tempi e risorse, della caccia agli sprechi e dell’efficienza operativa.
Nello specifico, il sistema di produzione ‘tirato’ è un principio cardine della Lean Production, poiché assicura i seguenti vantaggi:
- Semplificazione delle attività di programmazione e schedulazione delle attività produttive.
- Creazione e rispetto pedissequo di un modello standard di produzione.
- Riduzione drastica dei costi relativi alla gestione del magazzino e alla sovrapproduzione.
- Possibilità di analizzare in modo scientifico le performance del sistema di produzione, così da individuare ed eliminare eventuali fattori di inefficienza produttiva.