
Per avere un piatto eccellente bisogna usare ingredienti di qualità. Vero. Al tempo stesso, non tutti gli ingredienti, sebbene di qualità, si sposano bene tra loro per restituirci un piatto eccellente. Altrettanto vero.
No, non siamo impazziti né ci siamo dati all’arte culinaria (solo perché non siamo in grado, non perché non ci piacerebbe). Stiamo semplicemente provando a ripercorrere a ritroso alcuni dei ragionamenti che ci hanno portato a realizzare un’applicazione che mettesse assieme le potenzialità di due tecnologie eccezionali: la robotica collaborativa mobile e la RFID.
Ci abbiamo provato senza sapere inizialmente se ci trovassimo nel primo caso, quello in cui stavamo usando materie prime eccellenti per creare un piatto a sua volta eccellente oppure se stessimo scivolando nel secondo caso, quello in cui i nostri due ingredienti, seppur eccezionali, non si sposassero perfettamente. Dopo tanti esperimenti abbiamo capito che, per fortuna, eravamo nella prima delle due ipotesi. Mettendo assieme le potenzialità della robotica collaborativa mobile e della tecnologia RFID si ottengono due applicazioni per la realizzazione di inventari totalmente automatici dalle prestazioni superlative.
La prima applicazione mette assieme i robot collaborativi mobile e i nostri portali RFID. In particolare, questi ultimi sono in grado (grazie ad una particolare integrazione software) non solo di identificare qualsiasi articolo (dotato di tag RFID) li attraversi, ma anche la direzione dell’attraversamento, una funzionalità particolarmente utile per sapere, ad esempio, se un bancale è in entrata o in uscita da un’area logistica. L’applicazione consiste nell’utilizzare il robot collaborativo mobile per trasportare la merce (anche un intero pallet) da identificare in RFID attraverso il portale. In questo modo è possibile portare a termine un inventario di centinaia di articoli in maniera totalmente automatica, velocissima e praticamente a prova di errore.
La seconda, invece, “trasforma” il robot collaborativo mobile in un lettore RFID ambulante. In pratica il robot, attrezzato con particolari antenne RFID, svolge un inventario in maniera autonoma muovendosi tra le corsie del magazzino (e identificando tutti gli articoli presenti con tag RFID) oppure circumnavigando un pallet taggato. Anche in questo caso si ha un innalzamento vertiginoso del livello di efficienza perché una moltitudine di articoli vengono identificati in pochi minuti (a volte addirittura meno), completamente in automatico e, come nell’altra applicazione, con un abbattimento pressoché totale degli errori di decodifica. In altre parole, per tornare alla nostra metafora culinaria, possiamo dire che la robotica collaborativa e la tecnologia RFID sono due ingredienti perfetti per realizzare il nostro piatto preferito: quello dell’efficienza.