La quarta rivoluzione industriale è iniziata e anche in Italia come nel resto del mondo è partito il piano ‘Industria 4.0’ che ha come obbiettivo quello di rendere la produzione completamente automatizzata, tecnologica ed interconnessa.
In un’era in cui il digitale la fa da padrone caratterizzando qualunque aspetto della nostra vita, il settore economico, ed in particolare quello industriale, non poteva sottrarsi ai tanti sviluppi che indubbiamente stanno permeando il mondo dei prodotti e dei servizi.
LA SUPPLY CHAIN E L’AUTOMAZIONE
Parlando di Industria moderna non si può non far riferimento alla supply chain, l’ormai più famoso sistema di organizzazione delle aziende volto a migliorarne l’efficienza e le prestazioni.
Esso riguarda ogni aspetto, ogni fase della catena di produzione e distribuzione, e cerca di integrare pienamente i processi interni all’impresa con quelli esterni, diventando così una perfetta strategia industriale che cerca di massimizzare i profitti e i risultati, minimizzando costi e sprechi.
Date queste premesse, è inevitabile che la supply chain si basi sull’utilizzo pratico di sistemi, macchinari, impianti e strumenti di ultima generazione, modernissimi, digitali e soprattutto automatizzati.
È proprio questo uno degli aspetti più interessanti di questa quarta rivoluzione industriale: l’automazione prende il posto della produzione tradizionale, introducendo così grandi novità, apportando vantaggi ma anche attirando critiche.
Vediamo ora una delle innovazioni principali della catena di produzione, ovvero i sistemi di confezionamento dei prodotti finiti.
SISTEMI DI CONFEZIONAMENTO AUTOMATIZZATI
Il packaging è uno dei processi finali dell’intera catena di produzione e permette di realizzare imballaggi completi per i prodotti che dovranno giungere al consumatore finale.
Esistono varie tipologie di macchinari, che in base alla loro funzione specifica si distinguono in:
- Macchine protettive
- Macchine di chiusura
- Macchine di saldatura e termo-confezionatrici
Macchine protettive
Le prime hanno il compito di riempire i vuoti per proteggere i prodotti, ammortizzare gli urti e garantirne l’integrità assoluta.
Si tratta generalmente di macchinari di piccole dimensioni che possono produrre continuativamente cuscinetti ad aria, oppure blocchetti di carta compressa a partire da risme o rotoli riciclati: un’opzione questa sicuramente ecologica e molto apprezzata dai clienti proprio per ragioni ambientali.
Un altro metodo di imballaggio riempitivo è quello a schiuma: un eccezionale sistema anti-urto e anti-graffio.
Macchine di chiusura
Le macchine di chiusura, invece, provvedono ad imballare il pacco in modo che esso non si apra durante il carico e il trasporto.
La prima parte del processo prevede la nastratura completa, su tutti i lati e su scatole di formati differenti; segue la reggiatura per garantire sicurezza alla chiusura e, infine, l’avvolgimento completo tramite un sottile film trasparente.
Saldatrici e termo-confezionatrici
Infine le saldatrici e le termo-confezionatrici rinchiudono i prodotti in sacchetti di plastica trasparenti che li proteggono da acqua e polvere.
Le macchine termo-confezionatrici sono perfette per libri, quadri e specchi poiché creano un involucro che aderisce alla loro superficie.
Le saldatrici invece si adattano perfettamente a tutti gli altri prodotti intorno ai quali viene posizionata una classica bustina perfettamente chiusa.
Quali sono i vantaggi di avere macchinari da imballaggio automatizzati?
Innanzitutto essi permettono di velocizzare tutto il lavoro aumentando così anche la produzione e l’efficienza generale dell’industria.
Ciò influisce certamente anche sul reparto magazzino, dove lo spazio libero a disposizione e la rapidità di imballaggio delle merci snelliscono l’intera mole di lavoro.
Inoltre, trattandosi di macchinari di ultima generazione, sono studiati per garantire il massimo rispetto dell’ambiente, utilizzando materiali ecologici, limitando gli sprechi di energia, gli scarti e diminuendo di conseguenza i costi.
Infine rendono tutte le operazioni più flessibili e snelle, favorendo così anche un controllo più accurato e attento di tutte le fasi dell’intero processo produttivo.